L’informazione al paziente

Nella chirurgia refrattiva, che è una chirurgia elettiva, dove cioè non vi è nulla di urgente, il paziente deve conoscere bene i vantaggi della chirurgia laser refrattiva ed i relativi limiti Il paziente può porre all’oculista tutte le domande che ritiene opportune sia prima sia dopo il trattamento. 
      • La PRK è un trattamento che dà disturbi, anche intensi, nei primi due – tre giorni post-trattamento; mantiene l’integrità della cornea ed è facilmente rifattibile in caso di peggioramento del difetto.
      • La LASIK non dà disturbi nei primi giorni, offre un veloce recupero funzionale ma prevede un taglio corneale; è più difficile il ritrattamento a distanza di qualche anno.
      • Il paziente deve ricordarsi che il trattamento post laser con colliri è lungo e va fatto con grande scrupolo e che i controlli oculistici sono numerosi e vanno seguiti con diligenza.
      • Il risultato non si ottiene immediatamente, ma è frutto di un lungo processo di guarigione e di assestamento dei tessuti corneali.
      • La chirurgia refrattiva serve a sostituire occhiali o lenti a contatto, con tutte le loro caratteristiche: in particolare un occhio o occhi che non hanno mai raggiunto i 10/10 con la massima correzione possibile raggiungeranno, nella migliore delle ipotesi, la capacità visiva espressa in decimi che avevano prima dell’intervento. Si possono quindi correggere occhi “pigri” che verranno aiutati a vedere meglio ma non raggiungeranno le prestazioni dell’occhio migliore. La maggior parte delle persone si rivolgono però alla chirurgia refrattiva laser per togliersi l’impaccio degli occhiali o delle lenti a contatto e godere di quanto li circonda in visione “naturale”, il poter vedere con i propri occhi, soprattutto nelle condizioni di attività sportiva e di vita all’aria aperta.
      • Quanto più è sofisticato il trattamento tanto più elevato ne sarà il costo.
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