La pianificazione
L’oculista, analizzato il caso, deve proporre al paziente i parametri raggiungibili. Gran parte delle delusioni conseguenti all’intervento non sono legate al cattivo risultato ma alle false attese del paziente: se un occhio o entrambi gli occhi non hanno mai raggiunto i 10/10 per scarsa sensibilità retinica o del nervo ottico (problemi spesso presenti nei miopi elevati) non raggiungeranno tale traguardo nemmeno dopo l’intervento laser. Va sottolineato inoltre che l’occhio dominante, cioè quello che il cervello sfrutta di più, offrirà sempre un’immagine migliore, più nitida, e guarirà più in fretta. E quindi non si devono fare confronti tra un occhio e l’altro in fase di guarigione (e nemmeno dopo) perché l’apparato visivo è fatto da due occhi aperti insieme ed afferenti con i loro stimoli verso un’unica corteccia cerebrale visiva.
